Siamo a gennaio, il mese dei buoni propositi, dei desideri e dei mille progetti da realizzare… ma quanti di questi, una volta passato l’entusiasmo iniziale, si concretizzeranno? E quanti, invece, verranno posticipati a data da definirsi?
Eh sì, perché cambiare è più semplice a dirsi che a farsi e anche se una parte di noi è pronta a cambiare, c’è spesso qualcosa che ci frena… ecco allora che incontriamo persone che si lamentano per anni (a volte per una vita intera!) del lavoro, del partner, della città in cui abitano, del governo e della loro forma fisica, senza fare NULLA di concreto per cambiare! Com’è possibile?
Sicuramente abbandonare le vecchie abitudini non è così scontato, in quanto – soprattutto se ci accompagnano da tempo – fanno in qualche modo parte di noi… che per quanto ci definiamo flessibili, in realtà siamo molto più abitudinari di quanto immaginiamo. L’abitudine può essere noiosa e poco stimolante, però ci rassicura e ci permette di muoverci in un contesto che conosciamo come le nostre tasche… bello o brutto che sia.
Anche perché, diciamocelo, il cambiamento richiede impegno (parecchio) e la capacità di organizzarsi: un conto, infatti, è fare una bella lista di buoni propositi (tempo stimato circa 5 munti), un’altra è modificare concretamente qualche nostra abitudine con azioni pratiche e quotidiane… per capirci, è un po’ come la differenza che passa fra iscriversi in palestra e andarci regolarmente, tutte le settimane!
Ecco perché voglio dedicare il mese di gennaio al cambiamento, trattando tematiche lavorative, personali e sentimentali che hanno a che fare con il desiderio, il timore e la capacità di cambiare.
Un primo assaggio? Scegli una (solo una) cosa che ti sei proposto/a di cambiare in questo nuovo anno, in modo da focalizzare bene l’obiettivo ed incanalare tempo ed energie in un’unica direzione… quella giusta! Di cosa si tratta? Come puoi metterla in pratica? Quali azioni concrete puoi/devi fare? Quanto tempo ci vorrà? Con quali risultati?
E ricorda che i cambiamenti, per essere stabili e duraturi, sono quelli che si ottengono a piccoli passi quotidiani, perchè è proprio nelle quasi impercettibili modifiche della quotidianità che il cambiamento – giorno dopo giorno, mese dopo mese – diventa reale.